Rivoluzionare il concetto di possesso, trovando lo sfogo principe in una tecnologica non-fungibile dalla delicata e sottile definizione. L’avvento degli NFT pone il genere umano di fronte a un sentimento di possesso dall’inquadramento complesso: avere qualcosa, ma non poterlo toccare. Un principio che si avvicina all’idea di esperienza, ma che trascende la sua definizione andando oltre a un viaggio o un’attività reale, concludendosi in uno stimolo tutto digitale e pur sempre materiale.
Gli NFT, i cosiddetti “non-fungible token”, sono file digitali unici e irripetibili, che possono rappresentare qualsiasi cosa, da una grafica digitale a un’opera d’arte, un tweet, una canzone o un paio di scarpe da indossare solo all’interno del Metaverso. Quello che distingue un NFT da un normale file è il processo di autenticazione e certificazione proceduralizzato su tecnologia Blockchain, che lo rende a tutti gli effetti qualcosa di irripetibile e unico.
La natura di asset non fungibile rende la tecnologia NFT una vera e propria proprietà, da possedere, vendere o scambiare. Sono token che si legano a una proprietà notarizzata in Blockchain, per schedarne un archivio indissolubile nel tempo, che ne delinei movimenti, storia e proprietari. Attraverso un processo di upload su portali specifici, viene elaborato un hash code identificativo utilizzabile per la registrazione in Blockchain. Il sistema di storaggio dati di ultima generazione, che sta rivoluzionando i conosciuti standard Digital in fatto di transazioni, permette a semplici file di tramutarsi in reali asset che, pur essendo digitali, posseggono una concretezza materiale alla pari dei beni fisici.
La registrazione su Blockchain di un NFT offre un livello di sicurezza e autenticità unico: questo significa che non può essere clonato o duplicato, e che il suo possesso e trasferimento può essere verificato in modo trasparente e incontrovertibile.
Con il minting di un NFT nella Blockchain si riconosce in maniera certificata l’identità del suo proprietario, escludendo qualsiasi tentativo di attribuzione esterna. Sebbene l’oggetto digitale possa essere replicato e condiviso, raggiungendo i device di miliardi di utenti, la proprietà rimane esclusiva del possessore originario che resta libero di cederla secondo le sue personali condizioni. Il peso specifico di questa nuova tecnologia si percepisce confrontandoci con il carico economico che ruota attorno all’acquisto degli NFT più celebri. La top five degli NFT più costosi registra sul podio incassi di milioni e milioni di dollari, rendendo il mercato dei non-fungible token un terreno dallo sconvolgente potenziale.
Si rende noto come sia complesso individuare il reale valore degli NFT, tema di dibattito e scontri, vista la loro natura intangibile e per questo dallo spessore difficilmente catalogabile. L’impiego degli NFT ha visto il suo maggiore splendore nel campo artistico, con aste e vendite che hanno raggiunto cifre a dir poco vertiginose, ma non va sottovalutata la nuova importanza nel complesso digital del Metaverso.
Sembra un passaggio naturale, preannunciato da decine se non centinaia di opere cult della cultura fantascientifica, quello che vede gli NFT prendere posizione come asset virtuali all’interno della realtà parallela del Metaverso. Acquistare e possedere un oggetto unico al mondo è un concetto che per i videogiocatori non è di certo nuovo: con gli NFT viene estremizzata l’idea di possesso, trovando riscontro in termini di interesse e verticalizzazione nel mondo del Metaverso e dei videogiochi.
L’universo Metavirtuale in cui gli utenti possono interagire e socializzare, creando avatar e partecipando ad attività eccezionali o di accogliente normalità, ha tutto il potenziale per utilizzare a pieno la tecnologia degli NFT. E in questi termini la rivoluzione di una filosofia di possesso come questa è già iniziata, attraverso casi d’uso che hanno visto aziende di calibro internazionale mettersi in gioco in prima linea, vendendo beni virtuali esclusivi che l’utente può acquistare e sfoggiare nel suo personale Metaverso. Adidas, ad esempio, ha lanciato nel 2021 la linea di prodotti “Into the metaverse”, NFT venduti alla cifra di centinaia di dollari e che potranno essere indossati solo dagli avatar.
La possibilità di personalizzare il proprio personaggio virtuale rappresenta per i proprietari una tentazione stuzzicante, permettendo agli utenti di acquistare e possedere NFT che garantiscano un livello di esclusività e originalità altrimenti non replicabili.
Inoltre, gli NFT possono anche essere utilizzati per la creazione di ambienti virtuali, come case e appartamenti, che possono essere acquistati e personalizzati a piacimento dall'utente. Ambienti che auspicabilmente possono essere intesi come investimenti digitali, considerando un ipotetico aumento nel tempo del loro valore in base a rarità e popolarità.
Quella degli NFT è una tecnologia che affonda i suoi rami in molteplici ambiti, ancora giovane e recente per trovare una stabilità definitiva, ma che cova potenziale d’impatto che i capitali economici che le ruotano attorno non cercano di nascondere. Opere d’arte, musica e Metaverso sono settori verticali nei quali gli NFT stanno giocando un ruolo dall’impatto notevole, rendendo concretezza palpabile entità virtuali che faticano a far sentire il peso in un’ottica di rivoluzione digitale.