Martedì, 30 Maggio 2023

La rivoluzione DevOps: dall’IT all’open mind di team

Il movimento DevOps unisce le fasi di Development & Operations in un singolo processo continuo. Grazie all’unificazione temporale dei processi e all’open mind di team che abbandonano la divisione per abbracciare la collaborazione, si automatizzano tutta la serie di processi che prima richiedevano troppo tempo.

Con DevOps andiamo incontro a uno scardinamento culturale della tradizione, per raggiungere un nuovo e diverso modo di pensare la produzione IT. Si tratta di una metodologia composta da una serie di pratiche, strumenti e una filosofia che ha come obiettivo l’automazione e l’integrazione dei processi tra i team di sviluppo software e quelli IT. Questo approccio mette l’accento sull’empowerment dei team, sulla comunicazione e sulla collaborazione tra essi, oltre che sulla necessità di automatizzare i processi tecnologici. In pratica, DevOps promuove un’organizzazione del lavoro in cui gli sviluppatori e gli operatori di sistema collaborano in modo più stretto, condividendo conoscenze, competenze e responsabilità.

Come già ampiamente noto dai professionisti che operano nel settore, caratteristica cruciale nel DevOps è la molteplicità di figure che si adoperano insieme nel ciclo vitale di uno stesso progetto con un modello di delivery integrato in tutte le sue parti. Il risultato è un processo caratterizzato da ridotti tempi di produzione, delivery rapida, riduzione degli errori di deploy, velocizzazione della recovery, migliore comunicazione, elevata efficienza e riduzione dei costi.

Con la rivoluzione DevOps si registra un mutamento profondo dell’IT, che scardina una logica di lavoro a compartimenti stagni, i cosiddetti metodi Waterfall. Andiamo incontro a una concreta alternativa alla gestione delle operazioni IT in maniera distinta e distanziata. Il metodo DevOps ha trovato una soluzione all’assenza di comunicazione e coinvolgimento, la scarsa flessibilità e alla dilatazione non prevista dei tempi di lavorazione. In risposta alle perplessità della community di sviluppatori software e delle operazioni IT, è stato individuato un metodo moderno e più efficace, destinato a realizzare progetti open mind.

Perché DevOps è rivoluzione IT

Il DevOps va a risolvere le problematiche principali del modello tradizionale, trovando la sua forza proprio nella disconferma dei capisaldi della logica Waterfall. Con un approccio collaborativo e iterativo, questo metodo si concentra sulla collaborazione tra il team di Development e Operations, lavorando insieme per sviluppare, testare e distribuire il software in modo rapido ed efficiente.

Il team DevOps includono risorse che collaborano durante l’intero ciclo vitale del prodotto, con un'efficienza senza precedenti su rapidità e qualità del servizio. La rinuncia all’isolamento si risolve nella realizzazione di un unico team che coinvolge più competenze e personalità professionali, per un affiancamento a 360° a partire dallo sviluppo e test, per arrivare alla distribuzione e ai processioni di operations.

Con un approccio di collaborazione continua, cicli di sviluppo iterativi e gli strumenti DevOps sono impiegati per automatizzare e accelerare i processi, incrementando l’affidabilità e la qualità. I principi fondamentali di DevOps si basano proprio su: continuous integration, continuous delivery, automazione e collaborazione.

Metodologie a confronto

Ad oggi il metodo DevOps si è consolidato come un’offerta concorrenziale rispetto alle logiche tradizionali del mondo IT, proponendo una soluzione che si è scissa dal filone finora conosciuto per proporre un approccio nuovo e rivoluzionario, dalle differenze nevralgiche.

  • Dimensione del progetto: i progetti tradizionali sono caratterizzati per la grandezza della loro struttura, che richiede una semplificazione notevole per funzionare al meglio. Al contrario i progetti allestiti con logica DevOps sono di piccole dimensioni, con un minore rischio di fallimento.
  • Organizzazione: nell’IT tradizionale si tende ad aggregare persone con le stesse competenze, mentre le organizzazioni Agile raggruppano le persone in base al progetto, individuando competenze diverse e più indicate per aumentare l’efficienza della loro collaborazione.
  • Schedulazione: DevOps scardina la schedulazione centralizzazione e uguale per tutti i membri del progetto, puntando su una schedulazione più atomica. Ciò aiuta i membri del team a distribuire in maniera più adeguata il carico di lavoro per traguardare le deadlines. .
  • Rilasci: da metodo a metodo cambia in profondità il momento del rilascio che se nell’IT tradizionale è un evento ad alto rischio, soggetto a continue modifiche ed escalation, nell’organizzazione DevOps diventa un non-evento, in quanto la lavorazione in stretta collaborazione in continuous integration rendono il rilascio un evento privo di rischi. .
  • Rilievo delle informazioni: nella logica tradizionale le informazioni diventano meno rilevanti a seconda delle dimensioni dei report raccolti dal team di Operations, perché in questa forma risultano meno fruibili e quindi meno applicabili. In quella DevOps, invece, è il team di progetto che raccoglie le informazioni dal cliente. Ciò permette di risparmiare tempo, in quanto non vanno generati report troppo lunghi, né attendere l’approvazione dei vari manager. .
  • Organizzazione Matrici di progetto: l’IT tradizionale misura i progetti prendendo in costante considerazione grandezza e costo. Ciò porta a una proporzione continua dei due fattori, facendo lievitare l’impegno economico a ogni flessione progettuale. La valutazione DevOps si basa anche sul flusso, calcolando il ciclo di vita end-to-end e non dell’intero periodo, calcolando i costi solamente sui periodi produttivi. .
  • Quello che si rende noto ed evidente è il progresso raggiunto dalla metodologia DevOps, che oltrepassa i limiti della tradizione, con un approccio moderno, innovativo e destrutturato. Riassumendo, una filosofia processuale che ha colmato tutte le criticità fondamentali degli standardizzati metodi IT, portando finalmente sul mercato una risposta competitiva ed efficiente a logiche a compartimenti stagni limitate e imperfette. Una rivoluzione culturale dei processi, che mentre nel territorio italiano si propone ancora come una novità spinta dalle aziende Digital più innovative, è già di ampio uso e impiego all’estero, dove sta soppiantando la tradizione con il suo approccio performante e totalmente nuovo.

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